martedì 13 dicembre 2011

Congresso di Amsterdam (1907)

Congresso di Amsterdam (1907)
Il congresso anarchico di Amsterdam è stato uno dei momenti cruciali della storia dell’anarchismo e, nello specifico, dell’anarco-sindacalismo.


Il Congresso
Il congresso anarchico internazionale di Amsterdam si svolse dal 24 agosto al 31 agosto 1907. Questo congresso raccolse i ”delegati” di 14 paesi diversi, ovvero gli esponenti di primo piano del movimento libertario dell’epoca: Errico Malatesta, Pierre Monatte, Luigi Fabbri, Benoit Broutchoux, Emma Goldman, Rudolf Rocker, Christian Cornélissen e altre personalità.

Temi di discussione
Durante tutta la settimana del congresso furono affrontati diversi temi : l’organizzazione anarchica, lo sviluppo del movimento, l’educazione delle masse o ancora lo sciopero generale. Uno degli argomenti maggiormente interessanti fu quello sull’ antimilitarismo (il congresso antimilitarista internazionale si tenne contemporaneamente al congresso internazionale anarchico), ma il dibattito si focalizzò essenzialmente sul rapporto tra anarchismo e sindacalismo. Le posizioni che si fronteggiarono, su questo argomento , videro contrapposti Errico Malatesta e Pierre Monatte, che diedero vita ad un confronto ricco di spunti per tutto il movimento anarchico.

La questione sindacalista
Monatte sosteneva che i sindacati portassero “naturalmente” all’emancipazione umana e alla rivoluzione sociale. Malatesta invece contestò vigorosamente questa visione del compagno Monatte sostenendo che i sindacati possono essere certamente un mezzo utile verso la rivoluzione ma, purtroppo, anche uno strumento di conservazione, se il sindacato diventa corporativo, ovvero se tende solo a difendere gli interessi di parte (Malatesta pone l’esempio delle Trade-Unions americane, sindacati composti da operai qualificati che osteggiavano gli operai non qualificati per difendere il loro privilegio).
La posizione di Malatesta è sinteticamente espressa in queste sue affermazioni: «La conclusione alla quale è giunto Monatte, è che il sindacalismo è di per se stesso sufficiente come mezzo per compiere la ”rivoluzione sociale”. In altri termini, Monatte dichiara che il sindacalismo si sostiene autonomamente. Questa è, secondo me, una dottrina radicalmente falsa»
Il confronto tra due diverse visioni del sindacalismo, sviluppatosi in questo congresso, sarà in seguito superato dell’emergere dell’ anarco-sindacalismo sintetizzato in una sorta di concezione rivoluzionaria del sindacalismo, ma sempre strettamente associato ai principi dell’anarchismo.

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